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La virilità ha avuto un ruolo particolarmente importante nell'immaginario politico dell'Italia contemporanea. "Inventato" per proteggere la mascolinità tradizionale in un'epoca di grandi trasformazioni, dall'ultimo Ottocento il virilismo è stato un pilastro retorico delle culture nazionaliste, imperialiste, autoritarie e razziste. È anche grazie alla rilevanza politica della virilità, quindi, e alla sua associazione storica con i principi di gerarchia, forza e autorità, che se ne possono comprendere l'incisività e la persistenza straordinarie, soprattutto nella cultura italiana. Negli ultimi decenni, tuttavia, sempre più questo modello virilista è apparso evanescente e screditato. Ma è possibile considerare oggi davvero conclusa la sua storia?